«Così si vuol dare corpo alle ombre»
L’Italia come il Cile del 1973? Giulio Tremonti, mente economica del Polo e candidato al ministero delle finanze in caso di successo elettorale da parte del centrodestra, ritiene improponibile l'accostamento fatto da Nerio Nesi: «La mia impressione è che si dia corpo alle ombre».
L’Italia come il Cile del 1973? Giulio Tremonti, mente economica del Polo e candidato al ministero delle finanze in caso di successo elettorale da parte del centrodestra, ritiene improponibile l'accostamento fatto da Nerio Nesi: «La mia impressione è che si dia corpo alle ombre».
Perchè, professor Tremonti, non ritiene corretto chiamare in causa il Cile?
«Far riferimento al Cile mi sembra un ragionamento da psicopatico. Capisco la sindrome dell'assedio, ma non immaginavo che saremmo arrivati a tanto. Credo che vengano attribuita alle proteste che vengono fatte dai benzinai e dai tir cause del tutto estranee».
Obietta cioè che il Polo non ha interferito con le proteste in corso?
«Non ho letto una sola dichiarazione del Polo su questa materia. Non ho visto alcuna attività politica mirata a incentivare o drammatizzare gli scioperi. Francamente non ho conoscenza di iniziative o prese di posizione del Polo. Ho percepito solo una dialettica fra gli antitrasportatori, i benzinai e il governo. I problemi riguardano solo i rapporti fra di loro».
Per lei non si può quindi proprio parlare di strumentalizzazioni come quelle avvenute in Cile?
«Manca il rapporto causa-effetto. La storia sarebbe ovviamente molto diversa se il Polo fosse attivo nell'incoraggiare alcune categorie a protestare e a scioperare. Invito però a non formulare scenari simili a quello cileno: per fortuna la storia non si ripete negli stessi termini. Non mi sembra proprio che sia possibile assimilare l'Italia al Cile del 1973. Mi sembra che siamo di fronte più a caso alla Flaiano, con la sua ironia sull'Italia, che alla cilena».
E la sua valutazione sulle proteste in atto?
«A me sembra elle molti problemi non siano stati risolti e quindi emerge la Caporetto ministrativa del centrosinistra. Abbiamo di fronte un personale politico che ha governato l' Italia nell'ultimo decennio, salvo i pochi mesi del governo Berlusconi. Affiorano problemi per l'insufficiente azione del governo rispetto ai quali l'opposizione, lo ripeto ancora, non ha un rapporto causa-effetto. Gli autotrasportatori protestano per il bonus fiscale d a restituire più che per ottenere lo svolgimento di elezioni politiche anticipate».
Gli autotrasportatori o i benzinai protestano quindi, secondo lei, solo per i propri problemi?
«Se fossi al governo guarderei ai fatti strutturali (per esempio bonus fiscale) e non a quelli sovrastruttura. Ritenere che l'opposizione sia la causa quello che sta accadendo e nevrotico. Porcile non si entra nel merito delle questioni poste dal le categorie?»