«Basterebbero 100 giorni»
Più libertà nei contratti di lavoro, sgravi per oltre 120 mila miliardi, riduzione delle aliquote. Tremanti giura: se vinciamo sarà una rivoluzione.
Onorevole Tremonti, immagino che un liberista come lei si riconosca a fatica nel nuovo Berlusconi «compassionevole» che calpesta il terreno tradizionale della sinistra.
Nemmeno per idea. La grande differenza tra centrodestra e centrosinistra è questa: loro lottano contro la ricchezza, noi contro la povertà. Berlusconi è andato a trovare i terremotati dell'Umbria. Bene, il direttore del Manifesto, Barenghi, ha commentato: quei poveracci vivono nelle case di lamiera e il Cavaliere non si sa quante abitazioni abbia. Incita all'odio contro la ricchezza, come se la colpa del disagio dei terremotati fosse di Berlusconi e non di chi da tre anni li lascia in quelle condizioni.
I poveri, dunque, dovrebbero sperare in voi?
Il conservatorismo compassionevole, come lo chiama George Bush in America, è perfettamente coerente con la nostra logica. In otto anni l'area della povertà in Italia è cresciuta. E qualcuno dovrà pure spiegarci come cento giorni di governo contiamo di gettare le basi per rilanciare lo sviluppo aggiungendo, per esempio, il contratto di lavoro libero a quello di lavoro subordinato.
Che significa?
Nel secolo appena concluso la nascita delle fabbriche produsse i contratti dei lavoratori dipendenti. Il nuovo secolo vede affiancarsi alla fabbrica l'economia dei servizi. Variata la struttura economica, deve cambiare quella giuridica. Ai vecchi contratti occorre affiancare quelli adatti alla new economy: i 58 contratti part time e atipici di oggi diventano un contratto tipico.
Con quali garanzie per i lavoratori?
Il datore di lavoro e il giovane si mettono d'accordo e definiscono la prestazione del servizio. Se hai un contratto libero dì tre mesi, la gravidanza viene esclusa. Se hai un contratto di tre anni, la gravidanza viene inclusa. In ogni caso restano garanti-te tutte le norme di sicurezza. Vogliamo portare in Italia il sistema che la Spagna ha sperimentato con successo.
Tutto questo, converrà, non basta per rilanciare l’economia
E infatti attueremo immediatamente la legge che sbloccherà tutti i vincoli per la realizzazione delle grandi opere pubbliche. Si rammenti che con le norme attuali la costruzione dell’autostrada del Sole no sarebbe possibile.Riproporremo poi la legge Tremonti. Su questa base e su altre iniziative rivoluzionarie che comunicheremo nei mesi prossimi innescheremo la riforma fiscale.
Quanto costerà allo Stato in minori entrate?
Il centrosinistra ha previsto per i prossimi quattro anni sgravi fiscali pei 124 mila miliardi. Se questa cifra va bene a loro, possiamo dire che se vinciamo la facciamo nostra? Poi vedremo se è possibile fare di meglio. Ma i numeri che stanno dando loro sulla presunta rovina che arrecheremmo alle finanze dello Stato sono, come si dice, numeri al lotto. Non si capisce, per esempio, come mai noi faremmo perdere allo Stato entrate per 300 mila miliardi quando l'intero gettito Irpef è di 230 mila.
Che tipo di beneficio può portare al fisco la riduzione delle aliquote?
Se un impiegato ha 1 milione di più in tasca, non lo mette sotto il materasso. Se ci compra un tavolo, quel che lo Stato perde dandogli 1 milione in più, lo recupera con l'Irpeg, l'Irap e l'Iva prodotte dalla vendita del tavolo. La sostanza è che il centrosinistra ha lavorato sui conti pubblici, noi dobbiamo intervenire sui conti priva-ti. Su questo non c'è alternativa.
E le critiche dei vostri avversari?
Il centrosinistra non vince dicendo che noi siamo impresentabili. Vincerà se convincerà i cittadini di essere più capace di noi. Il limite della visione dei nostri avversari è nella cifra negativa. Noi vinceremo e dureremo a lungo al governo se modificheremo radicalmente la struttura del Paese.
A proposito di avversari, lei si è incontrato spesso negli ultimi tempi con Massimo D'Alema. Che cosa vi unisce, che cosa vi divide?
Siamo uniti dalla convinzione che la politica italiana dipenderà in misura crescente dall'estero. Siamo divisi dal fatto che lui è un professionista della politica, considerata come la più nobile delle attività intellettuali, mentre io sono un professore.