Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- Corriere della Sera

Tremonti: il Polo si allarghi. Dialogo con Lega e radicali

Il voto di domenica ha scombussolato i due schieramenti, che cosa succederà adesso? "I due blocchi - spiega l' ex ministro del governo Berlusconi - hanno specularmente lo stesso problema".

MILANO - Professor Tremonti, il voto di domenica ha scombussolato i due schieramenti, che cosa succedera' adesso? "I due blocchi - spiega l' ex ministro del governo Berlusconi - hanno specularmente lo stesso problema. La sinistra ricorda il proverbio: "Mille aghi non fanno una spada, fanno semmai un tappeto da fachiro". Il blocco di sinistra ha un eccesso di divisione interna e rischia un' implosione. Per il Polo, al contrario, il problema e' di ampliarsi. Il dibattito in corso all' interno di Alleanza nazionale ha un contenuto politico che riguarda la strada che An deve percorrere, stare a destra o andare al centro. Quanto avviene invece dall' altra parte e' solo una questione di potere. D' Alema ci deve dire come intende agire nei prossimi due anni: durare per fare o fare di tutto per durare". In che direzione deve guardare il Polo? "Beh, deve dialogare con la Lega e con i radicali". Su quali temi? "Il fisco che e' un tema originario della Lega, il lavoro, e le questioni della liberta' economica. Argomenti che interessano anche i radicali". Parliamo di Europa, il voto ha evidenziato una bocciatura dei governi di sinistra. E ora? "Mi permetta di partire con un paradosso che come tale contiene lo splendore della verita' . Prendiamo l' Olanda, che e' il cuore geografico dell' Europa e il centro simbolico perche' in quel Paese sono stati sottoscritti i trattati di Maastricht e di Amsterdam. Ebbene li' l' assenteismo e' stato del 70 per cento. Non mi sembra che vi sia stato un voto per l' Europa...". Si spieghi meglio... "Non basta l' euro, cioe' la moneta unica. Non piace questa Europa dominata dal dispotismo illuminato di lobby e cartelli...". E le ragioni di questo giudizio? "E' riduttivo dire che domenica sono stati bocciati i governi di sinistra. Non sono stati bocciati solo i governi di sinistra. E' stata bocciata l' idea attuale dell' Europa basata solo sul feticcio della moneta. Ricordo che l' euro era stato avversato dalla sinistra, la stessa sinistra lo riteneva una ossessione dei banchieri. Poi la stessa sinistra se n' e' impadronita usandolo come strumento di conservazione o di estensione dello Stato". Lei e' proprio convinto che e' stata bocciata l' Europa basata sul feticcio euro? "Non c' e' dubbio. Si e' creata la moneta unica senza avviare la riforma dello "Stato provvidenziale", cosa questa che significa ridurre le tasse ma anche le regole. E lo vedremo prossimamente osservando la sorte che avra' la prossima Commissione europea, che non sara' il governo europeo". Perche' ? "Si e' pervenuti alla designazione del presidente della Commissione Romano Prodi con una specie di golpe". Addirittura un golpe? "Certo, non si e' seguita la sequenza corretta: prima si sceglie il Parlamento europeo, poi la nuova Commissione. Si e' invertita la procedura: prima la Commissione, poi il Parlamento. E questo condanna quell' organismo ad essere una struttura burocratica, espressione di lobby e priva di legittimazione democratica, non un governo politico. Per questo parlo di golpe. Si e' creato ad arte un caso per fare dimettere la precedente Commissione, che oltretutto andava a scadenza naturale, e designarne una in anticipo rispetto al voto popolare". Puo' la nuova maggioranza del Parlamento negare la fiducia a Prodi? "Gliela puo' anche dare. Il problema, pero' , e' che la fiducia sia sostanziale. Mi spiego: il potere del nuovo Parlamento e' molto piu' ampio e poiche' l' attuale Commissione, diciamo cosi' , e' disassata politicamente, essa risultera' un ufficio burocratico e non ancora un governo politico, essendo stata designata da primi ministri in prevalenza socialisti mentre il Parlamento e' a maggioranza popolare. Quando poi verra' nominato Mr. Pesc, ossia le sara' affiancato un organismo di rappresentanza politica, si rendera' palese il vizio di origine e la Commissione perdera' ulteriore potere"